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Madonna col Bambino

La Vergine, che mostra una bella torsione del busto verso destra, sorregge sulla gamba un Figlioletto ignudo e sorridente che si aggrappa con entrambe le manine alla mano ed al braccio della Madre, dai cui piedi si dipartono sinuosi tralci fitomorfi sui quali sono disposti, a tre per lato, paffuti angioletti dalle lunghe vestine intenti a suonare vari strumenti.
L’opera presenta elementi stilistici tipici sia della cultura fiorentina di primo rinascimento (nella postura elegante della Vergine, nella solidità volumetrica del Bambinello – chiaramente ispirata alle Madonne giovanili di Luca della Robbia – e nell’uso sapiente dello “stacciato” donatelliano), sia aspetti stilistici ancora immersi in ambito tardogotico, quali il gusto fiabesco espresso dagli angioletti che spuntano quasi come fiori dai racemi vegetali. Tale fusione di stili si ritrova nelle opere di quegli artisti toscani che dalla loro terra si spostavano verso i centri del Nord Italia (Venezia, Padova, Modena e Ferrara), quali Michele da Firenze, Nanni di Bartolo, Antonio di Cristoforo e Niccolò Baroncelli, cui seguirà più tardi lo stesso Donatello.
Proprio in Niccolò Baroncelli (Firenze 1408 – Ferrara 1453), già presso la bottega donatelliana e che si trasferì in seguito prima a Padova, poi a Ferrara, diffondendo in tali centri la rinascita della scultura in terracotta, Giancarlo Gentilini individua l’autore del nostro rilievo. Sebbene dell’attività baroncelliana svolta a Padova restino ben poche testimonianze, le fonti archiviste citano numerose ed importanti opere a lui riconducibili; fra quelle ancora in loco possiamo ricordare il portale della Chiesa degli Eremitani, compiuto fra il 1440 ed il 1442, dalla rigogliosa ornamentazione floreale animata da angioletti, un’Annunciazione e due angeli reggicartiglio. Tali opere, assieme a ciò che resta del Miracolo di S. Egidio dei Musei Civici di Padova, costituiscono uno dei termini di confronto per la datazione e l’attribuzione della nostra formella, ulteriormente confermata dai caratteri stilistici di una bella anconetta con l’incoronazione della Vergine datata 1434, in collezione privata.
L’opera è corredata da studio critico di Giancarlo Gentilini.
Eseguito test di termoluminescenza.

Madonna col Bambino
Niccolò Baroncelli (Firenze 1408 – Ferrara 1453)
1440 ca
Bassorilievo in terracotta
65 x 50,5 x 9 cm