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Marte

Il bronzetto raffigura Marte, dio della guerra, abbigliato all’antica: ha il capo coperto da un elmo con cresta piumata, una lorica “romana” con scollo quadrato, spallacci e corte maniche, con ornati a motivi floreali e racemi nel corpo, terminante sopra al classico gonnellino a strisce con decori a rilievo. Dalla spalla pende la cintola che regge il fodero del gladio (ora in parte mancante) che il dio impugna con la mano destra, mentrte imbraccia lo scudo di forma ovale, anch’esso ornato con motivi vegetali in rilievo, con il braccio sinistro. Completa l’abbigliamento del nostro Marte un mantello che, partendo dalla spalla destra, scende con bell’andamento curvilineo lungo la schiena, si ferma sul fianco sinistro e prosegue con belle increspature triangolari fino al suolo. La gamba destra, lievemente flessa ed arretrata rispetto all’altra, dona al bronzetto una torsione di pretto gusto manierista, bilanciata dal braccio sinistro che regge lo scudo.
Statuette simili, con altre divinità pagane o personaggi mitologici, furono prodotte in notevole quantità nelle botteghe dei bronzisti veneti (Padova e Venezia in primis) nel corso del XVI secolo, utilizzate sia a scopo ornamentale, sia come terminali per importanti alari da camino.
Le peculiarità costruttive ed estetiche, la bella lacca nera, l’attenzione minuta ai particolari e le tangenze riscontrabili con analoghi bronzetti conservati presso il museo degli Eremitani a Padova, dati a bottega di Tiziano Aspetti, fanno rientrare in tale ambito anche l’opera in esame, databile verso la fine del XVI secolo.

Marte
Venezia, ambito di Tiziano Aspetti (Padova, 1557/59 – Pisa, 1606)
Secolo XVI (ultimi decenni)
Bronzo
H. cm 26 (con base cm 36,5)