Racchiusi in uno spazio ristretto, i personaggi si accalcano attorno al Bambino Gesù, deposto su di un giaciglio di paglia, con Maria piegata su di lui e Giuseppe seduto a destra su di uno scranno di pietra che lo vegliano. La Vergine è a capo scoperto con un mantello appoggiato sulla spalla destra. Alle sue spalle è posto un pastore dai lineamenti del viso finemente rilevati ed a mani giunte. Davanti al Bambinello è inginocchiato un angelo che indossa un’elegante tunica ed è intento a pregare. Dietro San Giuseppe un altro pastore si toglie con deferenza il cappello; fra i due è collocato il bue e la testa dell’asino spunta da dietro la Madonna.
Raffinate lumeggiature in oro decorano le vesti dei personaggi e delineano il paesaggio sullo sfondo. Nell’esergo le due “T” sono il monogramma di Tobias Tissenaken. Nato fra gli anni ’60 e ’70 del XVI secolo e morto nel 1624, fu uno dei primi a dedicarsi alla produzione di piccoli intagli in alabastro principalmente di soggetto religioso, che si sviluppò a Malines, nelle Fiandre, fra la seconda metà del ‘500 e la prima metà del ‘600 quando la città fiamminga divenne il baluardo del cattolicesimo nei Paesi Bassi meridionali contro il dominante protestantesimo dei Paesi Bassi settentrionali.