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Acquamanile

Gli acquamanili, già conosciuti in epoca classica e ripresi dalla cultura islamica, giunsero in Europa nel XII secolo, a seguito della prima Crociata. I mesciacqua, dotati di un’apertura per l’introduzione del liquido, un corpo cavo per conservarlo, un manico per l’inclinazione del manufatto ed un foro per la fuoriuscita dell’acqua, trovarono largo impiego sia in campo liturgico che profano ed assunsero varie raffigurazioni: cavalieri, busti umani ed animali, fantastici o reali; fra questi il più rappresentato fu il leone, sia perché in campo profano, essendo il re della foresta, ricordava l’autorità regale ed imperiale, sia perchè in campo religioso veniva a volte assimilato al diavolo (la figura di Sansone che smascella il leone indica la Chiesa vincitrice sul demonio). Nel corso del XII e XIII secolo la metallurgia in Europa conobbe notevoli progressi; a causa delle difficoltà di trasporto del materiale, le fonderie sorsero nelle vicinanze dei luoghi di estrazione: in particolare nella zona compresa fra la Mosa ed il Reno, a Stoltenberg, Altenberg e Dinan, si estraeva lo zinco, essenziale, assieme al rame proveniente dalle miniere tedesche, per ottenere l’ottone (il rame e lo stagno erano la base per l’altra lega usata: il bronzo).
Il nostro acquamanile è in foggia di leone: il muso si caratterizza per il forte arco sopraccigliare, gli occhi infossati, le fauci lievemente aperte che lasciano intravedere denti minacciosi fra i quali è posto il beccuccio di uscita dell’acqua; la criniera è formata da rombi rilevati e tangenti riempiti da fitte incisioni parallele. Sul dorso è posto il manico ricurvo e la coda con nappa a foglia poggia sul fianco. Il corpo massiccio è sostenuto dalle possenti zampe posteriori e da quelle anteriori, lievemente arquate; sulla nuca è collocato il pertugio per l’entrata dell’acqua.
Le caratteristiche costruttive ed estetiche ed il materiale impiegato collocano l’origine del nostro manufatto in area mosana e lo fanno datare fra XIII e XIV secolo; un acquamanile mostrante tangenze con il nostro e conservato presso il Metropolitan Museum di New York, è dato al XIII secolo e riferito alla stessa zona d’origine.

Acquamanile
Area mosana
Sec. XIII-XIV
Ottone
17 x 20 x 8 cm